Cosa succede a livello psicologico dopo un furto

Un furto in casa può essere emotivamente traumatico per chi lo subisce. La casa è uno spazio sacro, il nostro “rifugio sicuro”, non è solo uno spazio fisico ma è anche uno spazio psicologico. Il furto è particolarmente traumatico non solo perché questo spazio sacro viene invaso, ma perché ci priva di oggetti di grande valore personale: il loro valore economico è spesso meno importante del valore sentimentale che possono avere. Ad esempio, il furto di gioiello di poco valore che apparteneva a una nonna defunta risulta più sconvolgente della perdita di un televisore molto costoso. Le emozioni prevalenti che si provano dopo un furto in casa sono: Shock e Incredulità: è estremamente comune provare sentimenti di shock e incredulità. La mente fa fatica a riorganizzare l’evento traumatico. L’incapacità di elaborare quello che è successo in caso di furti è solitamente breve. Rifiuto: il rifiuto non significa che non si accetta l’evento, significa che si rifiutano di accettare le proprie emozioni e le proprie preoccupazioni. Si evita di parlare dell’argomento e ci si dimostra forti all’esterno. Questo comportamento in realtà prolunga gli effetti negativi del trauma. Tristezza: dopo aver accettato l’evento negativo, è probabile provare un forte senso di tristezza. E’ sconvolgente sentirsi violati nella propria casa, la tristezza fa emergere il senso di perdita, il lutto di ciò che ci hanno sottratto. Rabbia: una volta che si attiva il dolore della perdita, può emergere anche la rabbia. E’ normale voler incolpare qualcuno per il danno subito e desiderare giustizia. Ma la rabbia, che permette di reagire, può diventare negativa se non viene elaborata. La rabbia non cambia il passato, non elimina i ladri e non restituisce la refurtiva. Paura: la fase della paura è la più intensa, la più lunga e la più difficile da gestire. I propri spazi intimi e personali sono stati invasi. La casa è normalmente il luogo sicuro, il luogo degli affetti. E’ inquietante sentirsi violati nel proprio spazio e perdere i propri oggetti. E’ frequente per le vittime di furto provare forte ansia o avere paura di rimanere soli a casa. Non ci si sente più sicuri a casa propria dopo l’intrusione. E’ molto importante reagire e denunciare subito il furto. Molti non denunciano i furti perché credono che non ci siano possibilità di catturare i criminali. Se non si denuncia il crimine c’è il 100% di possibilità che i ladri non vengano arrestati, se lo si denuncia questa possibilità inevitabilmente diminuisce. La denuncia è una pratica importante perché ci trasforma da vittime passive a vittime attive: si inizia a fare qualcosa di concreto per rimediare all’evento. Dopo aver subito un furto è necessario sistemare e pulire la casa: aggiustare eventuali danni, riparare le serrature scassinate, ripristinare l’ordine, lavare e riportarla in un stato di decoro. Talvolta il furto può diventare un’occasione per migliorare la casa e sistemare quegli spazi che rimangono per anni da definire. In questo modo un evento spiacevole trasforma la casa in un luogo ancora più gradevole in cui vivere. Infine è importante mettere in pratica alcune strategie per sentirsi più al sicuro in casa: installare elementi di sicurezza nella casa, come sistemi d’allarme o porte blindate, serrature antiscasso, eventuali inferriate alle finestre. Ci si sente crollare il mondo addosso, si perdono punti di equilibrio e riferimento? Come reagire? Chiedere sostegno. Il sostegno può essere trovato in modi diversi: chiedendo consigli alle forze dell’ordine, chiamando amici, familiari, vicini da casa o, nel caso in cui i sintomi siano troppo forti, uno psicologo. Non si deve aver paura di chiedere aiuto ad altri per ricevere supporto emotivo e rassicurazioni. E’ importante creare rete nel vicinato, in modo da avere più supporto e confrontarsi sulle strategie da mettere in atto insieme (es. videocamere comuni nei condomini). Dare spazio alle emozioni. Non minimizzare l’evento e non farsi condizionare da frasi di circostanza come: “Meno male che eri fuori” o “Sei stato fortunato, non ti hanno distrutto la casa”. Il furto è un’esperienza scioccante, nel primo periodo abbiamo diritto di provare ed esprimere sentimenti negativi. Sostenere i bambini. Se in famiglia ci sono figli piccoli è importante rassicurarli e parlare con loro a lungo dell’evento, renderli partecipi quando si installano i sistemi di sicurezza, lasciarli esprimere le emozioni e le loro paure liberamente, senza banalizzare. Spesso si tende a ripetere: “Se il vicino di casa o il custode fossero intervenuti, se fossi tornato a casa prima…” Il rancore, la paura e il rimuginio possono scatenarsi dopo un furto. Le prime settimane è normale farsi domande e avere molti dubbi. Ma passata la prima fase non ha molto senso continuare a struggersi: “se il mio vicino avesse fatto… se avessi chiuso le persiane”. Quello che bisogna ricordare è che i ladri d’appartamento nella maggior parte dei casi sono “professionisti”: sanno perfettamente cosa fare, studiano le abitudini prima di colpire, scelgono gli orari migliori, usano strumenti per non fare rumore. Sono sempre più attenti e scaltri di noi e dei nostri vicini di casa. Quindi oltre ad aumentare eventuali sistemi di sicurezza, si può fare ben poco. La cosa migliore è sistemare i danni e rafforzare i sistemi anti-intrusione. Senso di delusione e sfiducia… come superarli? Il senso di delusione e sfiducia deriva dal fatto che di base, nelle nostre vite, ci sentiamo troppo sicuri e pretendiamo una sicurezza che nella realtà non può esistere. Diamo per scontato che la vita sia un percorso lineare e non debba mai accedere nulla di sgradevole. Invece si deve ricordare che tra i vari tipi di reato, il furto è quello maggiormente diffuso. Quindi ciascuno di noi ha alte possibilità di subire un furto almeno una volta nella vita. E’ una possibilità da mettere in conto, non un evento raro e impossibile. Questo ci aiuta a ridimensionare il nostro sentirci “vittime” e a considerare che la vita è fatta anche di eventi negativi, di perdite, che però si possono superare. Mantenere la routine Cercare di tornare alla routine non appena possibile. Non perdere le abitudini e affrontare le situazioni che creano paura, come lo stare da soli in casa la sera. Più si evitano le situazioni che temiamo, più la paura aumenta. E’ utile stilare un elenco delle attività abituali che si facevano prima del furto e controllare se, dopo il furto, abbiamo smesso di fare qualcosa per la paura. Nel giro di un paio di mesi sforzarsi di tornare a fare tutto quello che si è sempre fatto: la paura piano piano lascia il posto all’abitudine e la vita tende a tornare ai suoi soliti ritmi. Non si riesce più a mantenere la routine quotidiana, si ha paura che tornino a rubare. Dopo aver subito un furto si possono provare sensazioni di forte vulnerabilità, ansia, angoscia. In alcuni possono presentarsi incubi notturni collegati al furto, può capitare di controllare in modo ossessivo di aver chiuso porte e finestre per la paura dei ladri. Se queste sensazioni e comportamenti permangono a lungo è consigliabile rivolgersi ad un psicologo, per valutare l’insorgere di un Disturbo Post Traumatico da Stress e intraprendere un percorso di terapia. Dr.ssa Nicole Anna Adami, Psicologa e Psicoterapeuta. L’articolo Cosa succede a livello psicologico dopo un furto è stato scritto dalla Dottoressa Adami in esclusiva per Michele Bortolotti di Blindax® Serrature Tecnoblindate. Se hai trovato utile ed interessante questo articolo potrai vederlo con la narrazione e con l’aggiunta di mie personali considerazioni e riflessioni sull’argomento e sulle strategie preventive da adottare. Questo articolo è stato utile anche per te che cerchi su Google: furti oggi o furti in appartamento nelle località di Mestre, Padova, Treviso, Venezia, in Veneto, Vicenza e Verona, Milano, Bergamo, Brescia, Bolzano, Trento, Udine, Pordenone, Bologna, Ferrara, Firenze, Roma.