Al rientro in casa, qualcosa non va, la serratura di ingresso è stata manomessa, ci si accorge solo dopo qualche secondo che ci sono dei solchi che hanno scalfito tutto il bordo della porta, nelle stanze c’è un odore estraneo, che disastro… Verona Giugno 1987, ancora oggi scorrono nella mia memoria forti immagini di una casa presa d’assedio, era la casa dove io abitavo, per questo oggi faccio con passione questa professione Ladri in casa cosa fare, un’esperienza scioccante, sentire l’odore che non è il tuo in casa tua, vedere la porta aperta e tutto a soqquadro.. Proprio così potrebbe cominciare una giornata dove un criminale ha scelto di irrompere nelle vostre mura domestiche. Mi rivolgo proprio a voi genitori premurosi, a te mamma che lavori da casa in smart working e che in tarda mattinata esci e vai a fare la spesa, a te papà che corri di prima mattina in ufficio o in fabbrica per affrontare un’altra giornata di lavoro. Non ci sono false facciate in questa storia e metto in campo tutta la mia esperienza personale, per cui allacciate le cinture di sicurezza, si parte. Ok arriviamo al sodo, stanno tornando i ladri d’appartamento e furti in Italia e l’aumento della povertà sta riportando alla luce quei colpi, quei furti che puntano non solo a rubare un computer piuttosto che vestiti firmati, ma anche gli alimenti. Che epoca! Con il periodo che stiamo vivendo occorre prestare attenzione, anche alla disperazione delle persone, e valutare quanto possa diventare alto il rischio di furti nelle abitazioni. Da quando il tardo inverno 2020 ha cambiato la vita a tutti, molte persone non hanno potuto rivedere sbocciare la primavera mentre chi è qui presente nella lettura di questa pagina si è lentamente abituato nel tornare a vecchi valori, a risparmiare, a fare scorta alimentare, altri sono stati costretti a lavorare da casa in modalità smart working e quindi acquistare nuovi dispositivi per lavorare connessi con i propri colleghi, clienti, studenti. Già il mondo attorno a noi è cambiato. La mente dei topi d’appartamento invece è così dall’alba dei tempi. Un giorno siete carichi e pronti per partire ed uscire di casa, chiudete la porta con tutti i giri di chiave, per voi è una giornata come tante, ma al ritorno avete quella sensazione di non aver spento le luci, di non aver chiuso a chiave, strano! mah! E scoppia il putiferio, senti il cuore in gola e vedendoti spostare i resti di alcuni tuoi ricordi, realizzi. Oddio sono entrati i ladri in casa. Quella porta e quella serratura, che ormai ha i suoi anni, nessuno mai ti ha detto che è vulnerabile alle effrazioni. Proprio così cari genitori. Sono queste le sensazioni che si provano ad essere stati colpiti da questa gentaglia, non saprei come altro chiamarla. Ci sono strumenti che, con il nome di grimaldello o chiave bulgara consentono ai delinquenti del furto di entrare in pochi secondi, espugnando serrature che non hanno ricevuto la manutenzione e gli aggiornamenti che sono necessari almeno ogni 5 – 7 anni. In questo momento vi verrà in mente che non ve l’ha detto nessuno che occorre fare manutenzione alle porte blindate o alle serrature di altre pertinenze. Capisco che non si pensi mai al peggio ma la frase: “Tanto in casa non ho nulla da rubare” non è mai stata così in bilico come in questi ultimi anni. Certo è che ci sono stati degli incrementi di casi di furti in abitazione e nelle rimesse dei garage negli ultimi tempi, e questi link che seguono ne sono una valida testimonianza. Proprio per questo condivido casi veri dei quali ho avuto esperienze dirette con le persone che sono state colpite, parliamo della provincia di Venezia e di Padova, quindi nella regione Veneto. Ladri nei garage a Santa Maria di Sala articolo, Ladri in casa a Portogruaro (VE), articolo, potremo andar avanti all’infinito con i report. Questo che segue è agghiacciante, criminali di una certa etnia ed abitudini lasciano anche dei maleodoranti ricordi sulle lenzuola. Loro se ne fregano che è la vostra casa, proprio perché può essere che loro una fissa dimora non ce l’hanno. Non viene mai da pensare che un fatto così possa capitare proprio a voi, tuttavia si tende a credere continuamente inconsciamente che tanto non c’è nulla da rubare in casa, ma il malvivente non lo sa, provate a pensare per un attimo a tutti i vostri ricordi della famiglia a terra calpestati e pensate se vostro figlio o vostra figlia, o un anziano, fossero in casa da soli al momento dell’intrusione. La sensibilità sull’argomento protezione della famiglia è totalmente personale, anche se un buon consiglio è di certo utile prenderlo in considerazione, ci mancherebbe non si deve arrivare a litigare con i vicini perché ci si mette di spigolo nel tentare di trasformare la casa in fort knox, tuttavia la difesa della casa, dal lato operativo, (cioè devi subito agire per risolvere il problema) è uno dei valori che o ce l’hai oppure ti da semplicemente fastidio parlarne, procrastinando, pertanto, come fa la maggioranza delle persone. Non esistono le vie di mezzo. La paura dei ladri è un’emozione dentro ogni persona. Ora entriamo nel vivo del furto del 1987 che ha colpito la mia famiglia In questa storia sono presenti contenuti e retroscena che evidenziano l’indugiare nel prendere sul serio un piano di prevenzione ai furti in casa sapendo quanto conta delegare le competenze a chi sa fare il suo mestiere. Non va pertanto perso il focus, serratura europea, è il sito internet di livello nazionale che vende e installa serrature inviolabili che neutralizzano i più scaltri tentativi di effrazione. Non siamo qui a pettinare le bambole. Di questo ve ne sarete accorti, siete d’accordo? Bene! I furti del 1987 Nella lontana estate del 1987, non uno, ma ben 2 eventi di furto in abitazione sono capitati anche alla mia famiglia e i postumi di quegli eventi li porto ancora dentro di me. Io avevo 10 anni nel lontano 1987, l’età dove scendi a giocare in cortile, respirando l’aria di pomeriggi soleggiati e ti immergi in giochi di gruppo e di esperienze positive. E’ l’estate del 1987, sei stato promosso a pieni voti, concludendo in bellezza le elementari e non c’è tutta quella preoccupante pressione nel fare i compiti delle vacanze. Insomma, l’inizio di un’estate che era partito alla grande. Ma una mattinata tranquilla si è trasformata in un totale incubo. Quel giorno, quel fatidico mercoledì di fine Giugno, io rientravo nel tardo pomeriggio dopo una gita in piscina fatta con il gruppo del centro estivo di quartiere. Papà era davanti alla porta che trafficava dicendomi con il magone: “Miki lo sai che sono venuti i ladri”, tutto d’un tratto il tempo per me si è fermato, sembrava di entrare in un film poliziesco. Il furto però era avvenuto di mattina, proprio quando mia madre era nel bel mezzo della sua spesa al supermercato, mio padre e i miei fratelli erano usciti per lavoro. Non esisteva il cellulare, mia madre si è tenuta tutto dentro fino al ritorno di papà e di noi fratelli. Il racconto di mia madre è stato agghiacciante, la casa messa a soqquadro, l’odore di una persona estranea permeava ancora l’aria di ogni stanza rovistata, ed è stato necessario tempo per non sentirlo più, la mente elaborava ancora per giorni, quando sono tornato a casa ho trovato mio padre sulla porta di ingresso con un suo amico e mia madre sommersa da montagne di coperte, lenzuola e vestiti. I preziosi nascosti nella madia, una corredo di perle regalato da papà e qualche gioiello ereditato da amiche intime di mamma erano spariti. La camera matrimoniale era stata presa totalmente d’assedio. Si avvertivano distintamente odori molto strani, in ingresso il legno e la raspa che fumava sulla porta in un tentativo di riparazione fai da te, in bagno iniziava ad esserci profumo di bucato, mia madre aveva il nodo in gola e non aveva più lacrime da versare, in alcune stanze c’era un cattivo odore simile a quello che lascia il pellame di un capo d’abbigliamento ma con sentori ancora più acri; una persona che non si lava, ecco! La mia chitarra e le mie musicassette degli artisti preferiti non sono state toccate, ma anni più avanti ho ricevuto personalmente un nuovo attacco, che ha riguardato il furto di uno strumento musicale che era nascosto nel bagagliaio dell’auto, quella è una nuova storia tutta da raccontare. Ma torniamo nel lontano 1987, l’anno dove chi aveva una vera porta blindata si salvava da questi eventi. Mia madre era disperata, la lavatrice faceva così tanti lavaggi e centrifughe quel giorno che sembrava un toro da domare, mio padre con l’auto di un suo amico falegname tentarono il rinforzo della battuta della porta e provarono ad aggiungere una seconda serratura di quelle popolari, a ridosso, acquistata in ferramenta per 20 o 30 mila delle vecchie lire. Il primo tentativo di riparazione della porta in legno tamburata, non di sicurezza, non ha portato a nessun risultato, infatti soltanto un buon portoncino blindato ha messo fine a queste intrusioni. Al secondo evento di effrazione, avvenuto poche settimane dopo, no vi è stato alcun furto, ciò che era di interesse, per quegli anni, ovvero i preziosi, erano già stati portati via. Quindi è TOTALMENTE FALSO che i ladri non tornano 2 volte! Perché le mamme contano per prendere decisioni sulla sicurezza Perché sono proprio le mamme che sono particolarmente sensibili alla protezione della casa e dei figli e se non fosse per la loro premura e insistenza, tante famiglie il passo in avanti non l’avrebbero mai fatto. Un’ovazione quindi va alle mamme premurose, in generale alle donne, che spesso sono messe in mezzo da alcuni papà o compagni poco responsabili, dal punto di vista del potere decisionale, per disimpegnarsi e scomparire per sempre dopo una proposta commerciale per acquistare validi sistemi di blindatura. In pratica liquidare il fornitore del servizio. Quante volte suona questa frase: “La ringrazio, ci penso, ora parlo con mia moglie”. I figli però hanno paura e se sono grandicelli assieme alla mamma fanno sempre pressione per difendere il proprio spazio privato che chiamiamo tutti casa. Cari genitori premurosi, vi capisco, soprattutto voi papà, fa male leggere queste cose, la prevenzione non è un argomento di svago che vi eccita, ma la sicurezza della casa è una grande responsabilità ed io sono qui per aiutarvi a ripristinarla, ad aumentarla, tenendo alla larga i topi d’appartamento. Il furto in abitazione porta ad impattare con questi problemi e con queste emozioni. Dopo che è avvenuto un furto in casa cominciano i problemi tuttavia dovrete… dare spazio alle emozioni. Non minimizzare l’evento e non farsi condizionare da frasi di circostanza in condominio, dai vicini o da parenti come: “Meno male che eravate fuori” o “Siete stati fortunati, non Vi hanno distrutto la casa”. Perché nei casi più estremi non solo i ladri usano il vostro letto come latrina ma distruggono le pareti, tagliano i divani, sporcano i muri con bevande colorate o alcolici e scardinano le maestà delle porte interne. E magari nella fuga spingono dalle scale un’anziana signora che stava rientrando a casa sua. Altroché discorsi da bar, tanto in casa non c’è nulla da rubare. Ma che film hanno visto quelli che ostentano queste bassezze. Il furto in abitazione è un’esperienza scioccante, nel primo periodo abbiamo diritto di provare ed esprimere sentimenti negativi. Sostenere i bambini. Se in famiglia ci sono figli piccoli è importante rassicurarli e parlare con loro a lungo dell’evento, renderli partecipi quando si installano i sistemi di sicurezza e le serrature inespugnabili Blindax, lasciarli esprimere le emozioni e le loro paure liberamente, senza banalizzare. Ci vuole davvero coraggio per snobbare questo evento, i bambini non devono subire questa irresponsabilità. Molto importante in questo preciso istante che i papà premurosi prendano una decisione per investire, nel lungo periodo, con sistemi di sicurezza affidabili come le serrature a cilindro europeo con protezioni anti scasso come quelle che propone Blindax… Continua a leggere →