Videosorveglianza

Telecamere e Videosorveglianza sono davvero essenziali per la sicurezza antintrusione?

Le differenze sostanziali fra un sistema professionale e un prodotto giocattolo, la dietrologia del desiderio di controllo e perché tante persone tornano a sistemi di prevenzione antieffrazione più tradizionali

La sicurezza informatica è considerata essenziale per tutti coloro che utilizzano dispositivi connessi, non da meno i servizi di videosorveglianza condivisi e collegati ad una rete informatica, anche con le centrali operative.

È una responsabilità enorme, quella del reparto marketing operativo, ovvero rivenditore, integratore, installatore del sistema di videosorveglianza, quella di preoccuparsi della manutenzione e degli aggiornamenti.

Questo approccio deve essere perfettamente compreso da un potenziale acquirente di un sistema di videosorveglianza, l’investimento deve essere continuo dopo ogni prima installazione.

Il continuo investimento, strani abbonamenti, la manutenzione ricorsiva sono spesso informazioni occultate alla clientela che si approccia, come soglia di accesso, ai prodotti da prezzo per la videosorveglianza della casa.

Un sistema di sorveglianza che si avvale di telecamere professionali è sempre soggetto ad interventi di aggiornamento del software e di parti hardware per adeguarsi ai sempre più differenti e mutevoli standard di sicurezza, viene riportato sui contratti.

La clientela perfettamente in target, che si avvale anche di questo supporto alla sicurezza antintrusione, sa perfettamente che è necessario mantenere i dispositivi e gli impianti anti effrazione costantemente aggiornati.

Sostanziale differenze fra una videosorveglianza professionale e una venduta a prezzi bassi

Il mercato della sicurezza domestica e della sicurezza nei luoghi di lavoro, è diventato un fiume che si divide in 2 percorsi divergenti, da una parte i prodotti da prezzo e della grande distribuzione, dall’altra sistemi dedicati che si avvalgono di componenti specifici per risolvere singoli precisi problemi di sicurezza.

In materia di videosorveglianza, la differenza sostanziale che distingue le due tipologie di prodotti, quelli da prezzo e quelli da investimento, è il piano di manutenzione del software e dell’hardware degli stessi, quindi la tanto attesa e sperata assistenza tecnica.

Secondo le informazioni raccolte dalle persone molto sensibili alla sicurezza, una piccola percentuale ha acquistato un sistema di videosorveglianza che prevede un piano di aggiornamento hardware e software con particolare attenzione alla cybersecurity e quindi all’hacking informatico.

Non parliamo di prodotti giocattolo, i cosiddetti ‘plasticoni’.

Basta navigare in internet e leggere le recensioni dei clienti, le problematiche segnalate on line per i prodotti a basso costo sono evidenziate come: nome prodotto più costi nascosti, nome prodotto più schermata viola telecamera, e tanto altro ancora.

La maggior parte dei possessori di sistemi per la video sorveglianza ha l’impianto dismesso per ragioni legate alla mancanza di assistenza, l’irreperibilità del servizio clienti o della rete vendite, altri per i costi ricorsivi percepiti come onerosi, gli stessi che sarebbero suggeriti all’interno di piano di manutenzione professionale.

È proprio per questo che molte persone passano a sistemi fisici come le blindature e le serrature di sicurezza per risolvere il problema delle effrazioni con furto in casa e nei luoghi di lavoro.

Viene preferito di gran lunga un sistema di facile utilizzo e con piani di manutenzione di tipo quinquennale, ben distante dagli aggiornamenti ricorsivi semestrali, trimestrali, o ancora più frequenti che questa tipologia di apparecchiature elettroniche e connesse comportano.

Problematiche sull’utilizzo non normalizzato della Videosorveglianza

Merita attenzione il veloce e crescente fenomeno della mania del controllo e dell’acquisto di telecamere economiche, posizionate per riprendere, senza il rispetto della normativa del GDPR, le abitudini o i passaggi di persone al di fuori dell’angolo di ripresa consentito.

Un prodotto ricercato sono le telecamere per auto antivandalismo utilizzate per altri scopi, come spiare i vicini di casa o chi transita su una strada pubblica.

Ho conosciuto persone che volutamente hanno spostato le posizioni degli obiettivi delle telecamere di un impianto privato e certificato dall’installatore, cambiando quindi il campo di ripresa, puntando l’ottica verso le parti comuni nei condomini o su suolo pubblico.

Questo è un problema enorme soprattutto per chi si ritrova dei vicini di casa come questi, all’interno di condomini o residence.

Questi sono spesso coloro che soffrono di patologie ed ossessioni compulsive, vedono oggetti spostati in casa e trovano le luci accese al loro rientro.

Davvero, questo è un problema gigantesco e che può essere amplificato ed espletato dalla volontà di riprendere fuori casa le abitudini dei passanti e a controllare, spifferando, fuori dalla finestra, anche decine o centinaia di volte nell’arco di una giornata.

Un fenomeno in netta crescita è quello dell’acquisto di telecamere spia invisibili utilizzate per scopi non allineati con la normativa del GDPR.

Le cause di questa convinzione, spesso accompagnata da forti sbalzi emotivi e questa mania di micro gestione delle abitudini altrui, osservate ansiosamente, dietro l’occhio di una telecamera nascosta hanno origini nell’infanzia e a queste persone occorre un percorso di psicoterapia.

Garante della privacy nei luoghi di lavoro

Nel luogo di lavoro vanno denunciati con severità i titolari ed i responsabili del controllo del personale qualora i dipendenti non fossero stati resi edotti e non avessero firmato il consenso informato sulla presenza di un sistema di video sorveglianza o di spie alle reti telefoniche all’interno dell’azienda.

Domandati, chi controlla poi il controllore? Occhio perché sono fatti concreti questi, non è fantascienza.

La legge sul Garante della Privacy ha regole molto severe e rispetto gli anni 2000 le cose sono molto cambiate all’interno delle aziende, oggi non si scherza più.

Domande sulla videosorveglianza che passano da un lato emozionale

So che potrebbe sembrarti intelligente e comodo avere un impianto di videosorveglianza, un sistema professionale sicuramente potrà esserti utile, ci mancherebbe, ma non risolverà il problema dei furti in casa, ti consentirà di gestirlo soltanto.

Pensaci seriamente se vivi in un condominio!

Chi è quella persona coraggiosa che si espone, dovendo prendersi tutto l’impegno di testimoniare durante un procedimento penale a seguito di denuncia verso una persona ripresa e accusata di furto in casa o atti di vandalismo?

Sai anche tu che la solidarietà è diventata ormai una virtù che si sta estinguendo, come è successo ai dinosauri.

E nei condomini, chi si occupa della detenzione dell’hardware con i filmati registrati, sebbene salvati per un tempo limitato?

Se sei sensibile alla sicurezza della casa non dimenticarti delle soluzioni meccaniche che non ti fanno mettere contro le persone che ti abitano accanto e che costringeranno i ladri ad andarsene invece di usare strumenti rumorosi per scassinare le porte.

Il ladro incappucciato non sarà più un problema, nessun falso allarme e notifiche direttamente dall’impianto d’antifurto e che arrivano sul tuo smartphone finché sei in vacanza.

Installa serrature sicure! Se sei proprietario di un sistema di videosorveglianza ricordati che le chiavi della sua sicurezza sono la manutenzione e il Garante della Privacy.

Chiudi a chiave la porta senza pensieri.

I ladri non vogliono mai essere beccati.

Police car at night. Realistic vector illusration

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